Perché l’aquila è il simbolo della Lazio

Perché l’aquila è il simbolo della Lazio

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La Lazio vola. È proprio il caso di dirlo. O, per meglio dire, volava fino a quando il campionato di Serie A non ha subito un brusco e doveroso stop a causa del Corona Virus che sta decimando gran parte della popolazione italiana e non solo. 

Un problema serio che esula dal mondo del calcio, il quale, come qualsiasi ambito della nostra vita, ne viene inficiato e assorbito completamente. Non si può giocare a calcio, il diktat saggio da più parti.

Quando si poteva giocare la Lazio rappresentava la squadra in assoluto più in forma del campionato, anche più della Juve prima in classifica. Un avversario che gli stessi bianconeri temevano molto in ottica lotta Scudetto. Chissà come sarebbe andata a finire se fosse proceduto tutto nella normale e consueta direzione. 

Col senno di poi è difficile da dirsi, ma indubbiamente la Lazio avrebbe potuto dare filo da torcere alla squadra più forte d’Italia negli ultimi anni. Riprenderà il campionato italiano? Dipenderà molto dall’evoluzione del Covid 19 che non accenna ad arrestarsi. 

Nel frattempo, il tifoso biancoceleste, o meglio quei pochi che ancora non lo sappiano, possono farsi una cultura e aprire la mente in riferimento alla propria squadra del cuore. Il modo giusto, ad esempio, è sapere com’è nato e come si è affermato sempre più nel tempo, consolidandosi, il simbolo per eccellenza della lazialità: l’aquila. Una scelta che parte da lontano e ha origini ben radicate e profonde.

L’aquila della Lazio: perché questa scelta?

L’aquila è quel volatile che si innalza nel cielo dell’Olimpico ogni volta che c’è una partita in casa. E non è che vola per niente. Rappresenta un modo per dare la giusta carica ai giocatori e per esprimere senso di solidarietà e vicinanza del tifoso allo stadio con la squadra. 

L’aquila, come sappiamo, è sinonimo di grande potenza e rapacità. Quasi sempre il volo di questo animale è accompagnato da una canzone, firmata dall’artista romano Toni Malco, in cui si canta al ritornello “Vola, un’aquila nel cielo. Più in alto sempre volerà”.

La scelta dell’accostamento a questo volatile fu dettata da un certo Fortunato Ballerini, considerato il secondo presidente in assoluto nella storia della Lazio. Egli era amante della natura. 

Spesso e volentieri si lanciava in escursioni ad alta durante le quali incrociava spesso lo sguardo dell’aquila, per l’appunto. Lo colpì tanto, a tal punto che nel primo logo ufficiale della squadra, nel 1912, apparve subito un’aquila che si posava su uno scudo a strisce verticali biancocelesti.

Fu un primo assaggio in vista dell’avvento del marketing sportivo molto più avanti, negli anni 80, che ridisegnò lo stesso logo attraverso l’aggiunta di una piccola aquila stilizzata blu. 

Storia ed evoluzione dello stemma della Lazio

Lo stemma laziale ha una lunga e curiosa storia che merita di essere raccontata, soprattutto rivolgendoci ai giovani tifosi della Lazio che magari hanno poca dimestichezza con la storia stessa. Meritano anche loro di essere informati.

C’è da dire l’aquila della Lazio, oltre ad esemplificare le qualità della potenza e della prosperità, si ispirava anche al simbolo delle legioni romane e del potere dell’imperatore. Dunque, fonda le proprie radici nell’epoca dell’impero romano.

Dopo il primo logo ufficiale citato in precedenza, ne subentrò un altro nell’ambito del quale lo scudo assunse una forma tonda con la scritta Roma, il nome della società intorno alla scritta e l’aquila che si poggiava su di essa. Nel 1921 sparì l’aquila e rimase la scritta S.P. Lazio con strisce biancocelesti intorno. L’aquila stessa ricomparve soltanto nel 1940 in maniera stilizzata e fu accompagnata dal ritorno dello scudo l’anno successivo. 

Il logo ufficiale, così come la stessa aquila, hanno subito varie modifiche nel corso degli anni, dettate anche e soprattutto da esigenze di marketing e merchandising. In occasione del centenario della società, nei primi anni 2000, all’interno del celebre scudo fu inserito il numero 100 a caratteri aurei.

Nonostante le contestazioni ricorrenti contro la società di Lotito provenienti da una parte della tifoseria, i risultati al momento stanno dando ragione alla progettualità messa in atto dal presidente. 

Quando arrivò neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe sognato di vincere comunque diverse Coppe Italia, oltre che una Supercoppa italiana, e di stare costantemente nelle parti alte della classifica. La Lazio è ormai una certezza del nostro campionato. Una squadra con cui bisogna sempre fare i conti.

Quando ritornerete allo stadio Olimpico, un giorno, fermatevi per un momento ad ammirare quell’aquila volante che solca i cieli di Roma: ne vale assolutamente la pena. Magari indossando anche un cappellino con lo stemma della Lazio baseball colore blu navy.

O una maglia con l’aquila della Lazio disegnata per assonanza con l’animale rappresentativo biancoceleste. Una t-shirt a maniche corte in cotone blu per affermare al meglio la propria voglia di lazialità. Quella che manca in questo momento o anche no. Ricongiungiamoci con l’aquila. Ricongiungiamoci con la storia. Vola, un’aquila nel cielo.

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