Migliori coreografie dei tifosi della Lazio

Migliori coreografie dei tifosi della Lazio

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Senza pubblico, il calcio non ha lo stesso significato. Lo si sta scoprendo in tempi di pandemia da Corona Virus, dove gli stadi sono vuoti e il campionato è ripreso senza particolari sussulti, ma con i suoi verdetti appena emessi, tra l’altro abbastanza pronosticabili e prevedibili.

Il pubblico allo stadio è l’elemento fondante di ogni singola partita, la quale, altrimenti, assume quasi i crismi di una partitella di allenamento al giovedì. Per questo motivo si spera quanto prima che ogni stadio possa ritornare a riempirsi, anche in maniera parziale, dovendo fare i conti con la situazione attuale.

Spesso e volentieri, in alcune partite lo stadio pieno fa la sua parte e diventa decisivo. Ha la sua importanza che non va trascurata e, seppur in campo ci vanno i calciatori alla fine, anche i sostenitori possono portare punti, seppur in minima parte.

Quella Curva Nord vuota ad ogni partita della Lazio all’Olimpico post-lockdown è il segno dei tempi che si stanno vivendo. Non a caso la Lazio si è spenta sul più bello in concomitanza con la situazione complessiva. Coincidenze? Chissà. 

Fatto sta che i tifosi laziali non hanno potuto mettere in mostra altre coreografie, alcune delle quali hanno fatto la storia lì in Curva Nord e ancora oggi sono celebrate con particolare enfasi.

Coreografie più belle Curva Nord

Le coreografie messe in mostra dalla curva laziale all’Olimpico, soprattutto nei derby contro la Roma, ma non solo, si sono sempre distinte per originalità e spettacolarità allo stesso tempo. Alcune non soltanto dal forte impatto visivo e spettacolare, ma fortemente sentite, significative sul piano contenutistico ed emotivo. 

La gigantografia del compianto Daniele Sandri, tifoso laziale morto qualche anno fa durante un inseguimento stradale prima di una partita, è l’emblema sotto questo punto di vista. Un omaggio sentito e commovente che la Curva Nord ha dedicato ad un suo “figlio”, un portatore della lazialità più pura e spontanea.

Il nome di Gabriele Sandri riecheggia spesso nelle cronache sportive e nella tifoseria biancoceleste, preso a simbolo di una contrapposizione tra il mondo delle curve e il mondo delle forze dell’ordine ormai insanabile e che ha coinvolto tutta l’Italia. Una vicenda che ha segnato una contrapposizione, per l’appunto, netta e consistente.

Nei derby, com’è stato detto, viene rimarcata spesso e volentieri la sostanziale differenza tra “la prima squadra della capitale”, come la definiscono i tifosi laziali, e l’altra squadra di Roma, vale a dire la Roma.

Ricorre in maniera sentita e prorompente questa rivendicazione territoriale all’interno della stessa città, a livello squisitamente sportivo, si intende. L’immagine dell’aquila in gigantografia in Curva Nord resta la visione ad ampio raggio più spettacolare mai rappresentata all’Olimpico.

Uno spettacolo vero e proprio, in abbinata all’ascesa dell’aquila, altrettanta vera e propria, nel cielo di Roma. Quasi a sottolineare una concretezza che si lega all’astrattezza dell’immagine stessa. 

Molto vive e sentite nella mente del tifoso biancoceleste medio l’associazione delle figure di grandi calciatori che hanno fatto la storia del club, come Maestrelli o Giorgio Chinaglia, ad esempio, raffiguranti in grande stile, ad ergersi come paladini della lazialità più estrema sul campo di gioco.

In ogni caso, i tifosi della Lazio sono celebri in Italia per le loro coreografie dagli effetti visivi piuttosto imponenti e dagli impatti estremamente concreti. Rappresentazioni di figure come l’aquila o calciatori ripresi in primo piano, associati ad un riscontro oggettivo nella realtà di suddette figure per il valore che trasmettono o che hanno trasmesso in passato a livello di emozioni e di pathos.

Abbigliamento e accessori per il tifoso laziale

Il tifoso laziale è agevolato molto nell’esposizione di un certo tipo di abbigliamento e di accessori, poiché la linea biancoceleste si presta bene a qualsiasi tipo di abbinamento cromatico, a prescindere dall’outfit scelto. Come a dire che il biancoceleste sta bene su tutto, in pratica.

Per questo l’abbigliamento e gli accessori della Lazio hanno un discreto riscontro in termini di domanda e offerta. C’è ampia scelta, sia per genere uomo che per genere bambino. Tra felpe, pantaloni, t-shirt e polo per quanto concerne l’attività sportiva. 

Per una serata o un appuntamento informale con amici, orologi, bracciali, cappellini e guanti per serate più fredde possono andare più che bene. Borse e palloni per giocare con gli amici suddetti o semplicemente per viaggiare. Fermo restando che la scelta di ogni capo o accessorio spetta di diritto soltanto al consumatore, ma l’esposizione moderna può avere un potere attrattivo decisamente invitante. In pieno tono biancoceleste, naturalmente.

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