Le migliori coreografie della tifoseria del Napoli

Le migliori coreografie della tifoseria del Napoli

- Categorie : Stile

Il tifo è qualcosa che non può mancare. Senza il pubblico, che sia da casa o dallo stadio, il calcio non esisterebbe, di fatto. Sarebbe solamente uno spettacolo fine a se stesso e verrebbe a mancare la parte più consistente di questo spettacolo, che poi è anche quella che lo finanzia concretamente attraverso azioni e investimenti di tipo economico.

Il calcio non può vivere senza i suoi appassionati e, in particolar modo, senza le curve. Esse recitano un ruolo importantissimo perché fanno, in pratica, da collante nei rapporti tra la squadra, la società e la tifoseria. Mantengono una posizione di appoggio alla squadra, anche e soprattutto quando le cose vanno male sul campo.

È proprio in questi momenti che l’appoggio del tifoso, quello della curva e non solo, si nota ancora di più. Un tratto distintivo, in questo senso, tipico del tifoso del Napoli. Una delle poche tifoserie al mondo, peraltro, che può vantare ancora una differenziazione, talvolta marcata, tra due curve dello stesso stadio, Curva A e Curva B.

Entrambe hanno la stessa predisposizione al tifo, seppur in maniera e con ideali spesso non concilianti tra loro. Il tifo del Napoli, da questo punto di vista, ha una notorietà conclamata, soprattutto in ambito nazionale, anche se il suo spasmodico e incessante sostegno durante una partita è arrivato al di fuori dei confini nazionali stessi.

Le curve generalmente si distinguono non soltanto per il tifo, ma per la preparazione e lo sfoggio di coreografie che si rendono più o meno spettacolari. Dipende dai punti di vista. La tifoseria napoletana ne ha messe in atto diverse, soprattutto nel corso degli ultimi anni in concomitanza con l’ascesa della squadra in ambito europeo.

Le coreografie più belle di Curva A e B Napoli

Celebre, ad esempio, la coreografia della Curva B con raffigurata l’immagine di Hannibal Lecter dietro una prigione e la scritta ad accompagnare: “Magnammancill”. Tradotto dal napoletano all’italiano: “Mangiamoceli”. La partita in questione era Napoli-Dnipro e valeva per l’accesso alla finale di Europa League nel 2015.

Ricordiamo con piacere per i nostri occhi anche l’esposizione di un pallone con “Gonfia la rete” al di sotto o la rappresentazione grafica del Vesuvio parafrasando le note di una celebre canzone di Pino Daniele “Terra mia”.

Forse la coreografia che si ricorda con maggiore trasporto ed enfasi è di tanti anni fa. Il Napoli era ancora in Serie C e i tifosi della curva decisero di riprodurre attraverso tonalità bianche la dedica di questo tipo: “Ti amo”. Come fosse una dedica alla propria amata.

Quel Ti amo ancora oggi risuona il forte nell’eco e nel cuore di ogni buon tifoso del Napoli. Al di là di qualsiasi coreografia e lavoro scenografico, è la consistenza e la sostanza che fanno il vero tifoso. Essere e non apparire: un concetto chiave, a maggior ragione per il tipico tifoso che sostiene la squadra a prescindere, che sia del Napoli o meno.

Cosa acquistare in tema azzurro Napoli

Il tifoso del Napoli ama sostenere la propria squadra nella buona e nella cattiva sorte. Questo lo abbiamo assodato. Perché non farlo allora sfruttando il proprio colore preferito, cioè l’azzurro? Un colore vivo, vivace, luminoso che spicca sempre e comunque.

Abbigliamento e accessori del Napoli sono a vostra disposizione per poter affermare e mostrare, con fierezza e orgoglio, di essere tifosi azzurri. Lo si può fare attraverso l’ostentazione, quella positiva, di borselli con tracolla, marsupi e zainetti vari con logo del Napoli e che, in vista della stagione estiva imminente, assumono un’importanza e un’utilità ancora maggiore.

Un buon vecchio portafogli del Napoli può essere visto come un ottimo regalo a cui pensare nel momento in cui c’è un evento imminente e siete ancora in alto mare da questo punto di vista. Ma le alternative, su questo fronte, sono tante, rivolte soprattutto ai ragazzi.

Essere tifosi del Napoli implica fede e passione. La maggiore espressione del tifo caldo e caloroso tipico del sud è concentrata tutta tra Curva A e Curva B. L’essenza del tifo, quello vero, che non guarda eccessivamente alla forma, ma bada alla sostanza. Allo stadio non si va solo per guardare una partita, ma per tifare, magari accompagnati dalle giuste coreografie per rendere l’atmosfera e il contesto ancora più magico e idilliaco.

Condividi